Articoli
Un protocollo d’esercizi per una corretta impugnatura
che favorisca una buona visione e l’uso del corsivo
Testo e foto di Giorgio Bollani Ottico Optometrista e consulente scolastico.
Gli esercizi che seguono sono solo una proposta, comprovata dallo studio del
responsabile della P.E.A.V. su circa 200 bambini tra i 5 e i 16 anni.
1° esercizio: recupero della flessibilità delle dita della mano.
Controllare se i movimenti di flessione e distensione delle coppie pollice-
indice e pollice-medio sono possibili, verificando che non ci siano lesioni
limitanti o invalidanti alla mano.
Se i movimenti risultano poco mobili, assistere manualmente il movimento di
flessione e distensione, prima singolarmente e poi per coppie di dita, agendo
con un massaggio delicato di chiusura-apertura sempre più stretto. Questo
esercizio di recupero della flessibilità, deve essere effettuato inizialmente
con l’aiuto del terapista e poi autonomamente utilizzando la mano non di
scrittura ponendo il pollice sul dorso della mano e l’indice e il medio sulla
punta delle dita da flettere.
2° esercizio: ricerca della massima distensione e flessione delle dita
Distensione e flessione massima delle coppie di dita tenendo una perlina di
circa 6 mm di diametro tra i due polpastrelli, utilizzando i fori come base per
la presa. Spesso l'esercizio non riesce, per un irrigidimento da tensione,
evidenziabile nella rotazione della perlina o nell'incapacità di coordinare la
flessione del pollice con l'altro dito, tenendo un oggetto. Per arrivare
all'obiettivo prefissato, è possibile inizialmente utilizzare piccoli pezzetti di
cartone sempre più spessi o monete da 1 euro impilate, per poi ritentare con
la perlina. L'esecuzione dell'esercizio deve essere fluida e senza tensioni: le
dita devono compiere flessione e distensione massima, la perlina non deve
ruotare e la pressione deve essere leggera. Nel caso si evidenzi una pressione
eccessiva delle dita sulla perlina, evidenziare al soggetto, le inevitabili
impronte dei buchi sui polpastrelli e/o l'effetto ad archetto delle dita.
3° esercizio: coordinazione delle tre dita nella presa della perlina
Posizionare la perlina su palmo della mano non di scrittura o su un piano, e
partendo dall'alto mimare con le tre dita indice, pollice e medio la
bocca del leone che sbadiglia e ruggisce (o della tenaglia della gru)
che si apre e si chiude andando a prendere nella sua morsa finale la
perlina. In questo esercizio bisogna enfatizzare 4 punti importanti:
1.
La distensione delle tre dita
2.
La flessione contemporanea delle tre dita
3.
Il contatto delicato e contemporaneo, che i polpastrelli
devono avere tra loro
4.
La delicatezza della presa finale sulla perlina
I bambini spesso eseguono la chiusura tenendo le dita tese, allora si
può commentare: "Ma stai facendo la papera, non il leone (o la gru
meccanica)!" si può enfatizzare la negatività di tale tensione, mimando il
gesto anche con il classico suono "Qua, qua". Logicamente secondo l'età,
sceglieremo la similitudine più appropriata per stimolare ad eseguire
l'esercizio correttamente.
La delicatezza e precisione del contatto, della presa finale sulla perlina con
successivo spostamento, sono da enfatizzare dicendo al soggetto di usare solo
l'energia necessaria: "La presa contemporanea con la punta dei polpastrelli,
deve essere delicatissima".
L’esercizio si può rendere più piacevole utilizzando piccoli dolcetti, la riuscita
corretta dell’esercizio sarà così dolcemente premiata.
Proteggi Educa Allena la tua Visione