Un quaderno in aiuto alla visione
Testi, materiali ed immagini del sito P.E.A.V. sono coperti dai diritti d’autore
La campagna P.E.A.V., oltre a informare genitori e insegnanti sulla necessità di prevenire le
cattive abitudini visive che i bambini contraggono sui banchi di scuola, si impegna a dettare i
criteri da seguire per la produzione e la scelta di materiale scolastico idoneo a una visione
corretta.
Quaderni salvavista
Numerose ricerche di mercato hanno evidenziato che quaderni e block notes sono utilizzati per
scrivere e leggere soprattutto nel periodo d’età dai 6 ai 18 anni, per poi essere sostituiti
gradualmente da libri e computer. Alle elementari l’utilizzo del quaderno varia dalle 4-6 ore al
giorno, alle medie e alle superiori può
raggiungere le 7 ore al giorno.
Questo lungo periodo scolastico e di
crescita coincide con una significativa
tendenza ad incrementare i difetti
visivi di natura refrattiva e funzionale
(miopia, ipermetropia, astigmatismo,
astenopia, affaticamento visivo), che,
se non opportunamente e
tempestivamente corretti, possono
incidere negativamente anche sul
rendimento scolastico.
Un comportamento visivo adeguato e
la correzione di eventuali difetti della
vista sono perciò alla base di uno
sviluppo equilibrato della visione.
Per questo il P.E.A.V. in collaborazione
con Blasetti, ha studiato le soluzioni
tecnico-produttive applicate alla realizzazione di quaderni rispondenti a caratteristiche di
compatibilità e adeguatezza optometriche.
I QUADERNI, identificabili dal marchio “OBIETTIVO VISIONE SICURA” , sono stati studiati e
testati per garantire un’alta qualità del materiale, per favorire un’efficiente visione e
soprattutto sono i primi al mondo a riportare al loro interno alcune pagine dedicate alle
“Regole e la Ginnastica per una buona visione”.
L’obiettivo finale della ricerca è il raggiungimento di una visione sicura, per ridurre le tendenze
e le progressioni adattive, come la miopia scolastica, migliorando così l’efficienza scolastica e
facilitando l’apprendimento.
La qualità delle componenti e caratteristiche principali dei quaderni influiscono sulla corretta
visione.
P.E.A.V. in collaborazione con Blasetti, ha condotto numerosi test di laboratorio determinando
le principali caratteristiche ottico-optometriche di una nuova ‘generazione’ di quaderni
certificati da marchio “OBIETTIVO VISIONE SICURA”:
• Il grado di trasparenza dei fogli non deve lasciare trasparire la rigatura e lo scritto dei fogli
sottostanti.
• La grammatura dei fogli (60-80-100) deve essere scelta in rapporto alla pressione esercitata
dal singolo studente durante la scrittura, per evitare interferenze visive sullo scritto e sulla
lettura nei fogli successivi.
• La collatura della carta deve essere di qualità, per evitare che l’inchiostro tenda a espandersi
creando un fastidioso effetto alone intorno al segno della penna o possa sbavarsi al passaggio
del dorso della mano duarnte la scrittura.
• Lo sfondo della pagina deve essere il più bianco e il più omogeneo possibile, in modo da
facilitare il contrasto tra sfondo/scritto e tra sfondo/rigatura e permettere una confortevole
percezione visiva anche in caso di illuminazione insufficiente.
• Il colore delle righe deve essere grigio e non deve superare lo 0.2 mm; linee troppo marcate,
soprattutto nei fogli a quadretti, potrebbero determinare la percezione disturbante di un
‘affollamento’ delle immagini.
• La posizione della rigatura tra il fronte e il retro del foglio deve coincidere il più possibile per
non rischiare di creare una rigatura secondaria soprattutto in caso di trasparenza del foglio per
insufficiente opacità e grammatura leggera.
• La presenza di aloni e linee frammentate non è tollerata, dato che produce una variazione
dello sfondo non regolare, percepita dalla corteccia visiva come un’ulteriore figura che andrà a
interferire sulla lettura dello scritto, generando un inutile affaticamento visivo.
• La presenza di semplici consigli e esercizi visivi riportati all’interno favorisce il
raggiungimento di una visione sicura
Dopo questa introduzione sintetica di come deve essere un quaderno per una visione sicura,
analizziamo in dettaglio le caratteristiche sovracitate:
La scelta della carta
La carta di un quaderno o di un blocco per appunti si differenzia per peso e grammatura, per
opacità, per colore, per assorbimento o collatura e per le proprietà di riflessione della luce.
La scelta di grammatura e l'opacità in rapporto alla pressione esercitata sulla punta della
penna.
I quaderni in commercio sono facilmente identificabili per la grammatura che varia dai 60-80-
100 grammi con uno spessore minimo di 78 micron (rif. ISO 534) e volume compreso tra 1,26 gr
m2 e 1,42 gr m2.
La scelta della grammatura deve essere fatta in rapporto alla pressione esercitata dal bambino
sulla punta nell'atto della scrittura. Più il bambino calcherà sul foglio durante la scrittura, più
avremo bisogno di una grammatura elevata per evitare interferenze visive sullo scritto e sulla
lettura nei fogli successivi, sia per le solcature che si produrranno, sia per il trasparire dello
scritto sottostante.
La caratteristica più importante per ridurre la trasparenza del foglio è il grado di opacità della
carta che dovrebbe partire da un minimo ottimale del 81% (rif. ISO 2471).
Oltre ad una scelta di grammatura e opacità elevata, in alcuni casi sarà necessario educare il
ragazzo ad un'impugnatura corretta che permetta di scrivere senza eccessiva tensione-
pressione, attraverso un protocollo di esercizi promosso da Federottica nell'ambito del progetto
"Educazione alla Visione" e reso di più facile acquisizione dall'uso di matite e biro ad
impugnatura triangolare.
L'assorbimento e la collatura influiscono sulla scorrevolezza e sulla lettura dello scritto.
Il grado di collatura della carta definisce la capacità di assorbimento e di scorrevolezza
dell'inchiostro sul foglio; deve essere compreso in un range ottimale tra 20 gr m2 e 30 gr m2
(rif. ISO 535).
Questa caratteristica chimica della carta è importante per evitare che l'inchiostro tenda ad
espandersi creando un fastidioso effetto alone intorno al segno della penna o possa sbavarsi al
passaggio del dorso della mano durante la scrittura, riducendo la nitidezza dello scritto,
rendendo meno confortevole e veloce la sua lettura. Sicuramente ad una buona collatura deve
essere abbinata anche una scelta di penne con inchiostro di qualità a rapida essiccazione.
La scorrevolezza della penna sul foglio è inoltre favorita dall’uso del piano inclinato
che aumento l’angolo d’impatto della penna-matita sul foglio di 15°- 20°.
Una scelta corretta di colore e di riflessione della carta, determinano una confortevole lettura
anche con una cattiva illuminazione.
Lo sfondo della pagina deve essere il più bianco e il più omogeneo possibile, per facilitare il
contrasto sfondo-scritto e sfondo-rigatura; il grado di bianco può variare ma non dovrebbe mai
scendere sotto il minimo del 94% (rif. ISO 2470) per permettere una confortevole percezione
visiva anche in caso di illuminazione insufficiente.
Una corretta illuminazione è il requisito più importante per una confortevole visione durante lo
studio: può variare da un minimo di 300 lux per la lettura ad un massimo di 1000 lux per il
disegno tecnico; per una verifica rapida ma precisa utilizzare un LUXOMETRO.
Colorazioni pastello della carta (ex.:gialla-verde-rossa) caratterizzate da un minor contrasto
sfondo-scritto e sfondo-rigatura e da una minor capacità di riflettere la luce, sono indicate solo
per facilitare la catalogazione degli appunti soprattutto nelle scuole superiori, ma non adatte
in caso di insufficiente illuminazione o di utilizzo di biro colorata (ex.:rossa-verde-blu) poiché
riducono notevolmente la leggibilità dello scritto.
La lettura sarà resa più confortevole e meno affaticante se si utilizzeranno fogli con una
superficie non lucida ma con un elevata capacità di riflettere la luce pari al 70-80%.
Queste due proprietà della carta unite all'uso di un piano inclinato di 20°, sono molto
importanti per ridurre i riflessi disturbanti e l'abbagliamento indiretto causati da
un'illuminazione non corretta.
E' da notare che in Italia, le carte lucide-patinate siano preferite dagli stampatori per i libri
scolastici e nelle illustrazioni, poiché permettono di ottenere risultati di stampa molto pregiati;
ma questa tipologia di carte non è sicuramente la più idonea per una lettura confortevole
poiché presenta un riverbero fastidioso soprattutto con la luce artificiale, quando diventa
difficile evitare che l'angolo di osservazione sia prossimo a quello della riflessione speculare.
E' per questo motivo che nei paesi anglosassoni si evita il più possibile di usare carte lucide-
patinate nei libri e nelle riviste dove la lettura del testo rappresenta l'attività visiva
prevalente.
La rigatura
La qualità visiva della rigatura è determinata dal colore, dalle dimensioni, dalla coincidenza,
dalla nitidezza e dalla continuità delle linee.
Le linee importante punto di riferimento per la scrittura devono scomparire durante la
lettura.
Le linee del reticolato (a linee o a quadretti) dovrebbero essere tarate sul grigio per facilitare
la percezione visiva sia della linea sullo sfondo bianco, sia dello scritto sullo sfondo rigato
(range compreso tra pantone 429U e 431U); la loro dimensione non dovrebbe superare lo 0,2
mm per non interferire sulla visibilità dello scritto. Linee troppo marcate, soprattutto nei fogli
quadrettati, potrebbero determinare la percezione disturbante di un affollamento delle
immagini o l'illusione ottica di vedere quadrati pulsanti e fluttuanti, simili a piccoli neon
traballanti.
Le linee verticali di contorno in caso di presenza di margine perimetrale (bordatura c.a.
3/2.5cm alto, 1.5cm lato dx/sx, 2/1.5cm basso) hanno un colore diverso dal nero (ex.: rosso,
viola, blu), per facilitare al bambino la percezione dei limiti del campo da utilizzare durante la
scrittura. L'uso di una rigatura con i margini (Ex.:Rig.A-B-C-Q-MA) oltre a facilitare
l'allineamento dei caratteri a sinistra, favorisce una postura meno inclinata sopratutto nei più
piccoli di statura, poiché più rispettosa della loro proiezione corporea sul piano di lavoro,
avendo un inizio pagina più vicino al loro corpo.
Rigature verticali maggiorate di 1/3 colorate o nere poste a margine o/e cadenzate a intervalli
regolari (c.a. 3 cm) su foglio a quadretti o a righe devono essere utilizzate solo in caso di
incolonnamenti frequenti di numeri o parole, poiché non facilitano visivamente la stesura dello
scritto creando un ostacolo visivo periodico che favorisce il fenomeno di affollamento tra righe
e scritto; inoltre le righe verticali più spesse tendono a prevalere sullo scritto più sottile,
influendo negativamente sulla percezione durante la rilettura.
La coincidenza, la nitidezza e la continuità delle righe importanti per evitare immagini
secondarie disturbanti.
La posizione della rigatura tra il fronte e il retro del foglio deve coincidere il più possibile (la
tolleranza è di 0,05 mm) per non rischiare di creare una rigatura secondaria soprattutto in caso
di trasparenza del foglio per insufficiente opacità e grammatura leggera.
L'assenza d'aloni e la continuità delle linee, sono due aspetti fondamentali per ottenere una
rigatura con un'elevata qualità visiva. Infatti, una linea frammentata ed alonata è
particolarmente stancante per chi legge e scrive, dato che produce una variazione dello sfondo
non regolare, percepita dalla corteccia visiva come un'ulteriore figura che andrà ad interferire
sulla lettura dello scritto (figura principale).
La tipologia delle rigature
La tipologia è una caratteristica del quaderno scolastico dettata soprattutto dalle scelte
didattiche degli insegnanti che possono variare da scuola a scuola.
In I e II elementare in Italia
La rigatura A è la più utilizzata nelle materie letterarie ed è caratterizzata da righe verticali
distanziate utilizzate per incolonnare serie di parole.
La rigatura con quadretti di 10 mm o di 5 mm sono le più utilizzate nelle materie come la
matematica e il disegno per favorire un corretto incolonnamento dei numeri, per facilitare il
disegno geometrico o il posizionamento di schede didattiche complementari; l'uso iniziale di un
quadretto di 10 mm facilita quel processo di miniaturizzazione visuo-motorio imposto dalla
scuola.
Il bambino infatti in pochi mesi deve imparare a scrivere in piccoli spazi, maturando la capacità
di muovere gli occhi fluidamente dissociandoli dai movimenti grossolani della testa; ma
soprattutto deve maturare la capacità di localizzare i movimenti in porzioni sempre più distali
dell'arto superiore (spalla'gomito'polso'dita) permettendo la progressiva miniaturizzazione della
scrittura fino ad arrivare a scrivere con il solo movimento delle dita in piccoli spazi di rigatura.
Questo processo di miniaturizzazione visuo-motorio deve essere favorito sin dalla scuola
materna attraverso attività didattiche di pre-grafismo e di pre-scrittura.
In III elementare in Italia
La rigatura B va a sostituire la rigatura A. In questo tipo di rigatura le righe verticali distanziate
scompaiono, per favorire la composizione di frasi e periodi più lunghi, favorendo con un passo
differenziato tra copie di righe la scrittura del corsivo.
La rigatura con quadretti di 5 mm e tipo rig.Q. Quest'ultima è caratterizzata da righe verticali
più spesse ogni 7 quadretti per favorire l'incolonnamento delle operazioni.
In IV e V elementare in Italia
La rigatura 1 RIGO è la più utilizzata per la presenza di una sequenza di righe uniformemente
distanziate dove lo studente è libero di esprimere il proprio stile di scrittura.
La rigatura con quadretti di 4 mm è la più utilizzata anche per un passaggio ai quaderni A4 ad
anelli. Un criterio di ordine visivo e la necessità di ridurre la tendenza a inclinarsi in avanti col
tronco imporrebbero comunque la scelta di una rigatura con margine (4mm/MA, rigatura C).
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